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Il Racconto Cosmicomico è stato accompagnato, sin dal primo studio, dalle parole delle spettatrici e degli spettatori. Alcune arrivate anche a distanza di giorni, attraverso un messaggio, un’email o un commento sui social. Abbiamo deciso di raccoglierle, così come si fa con le recensioni della critica, perché ci sembra importante dare valore e autorevolezza alla voce del pubblico. In fin dei conti, dobbiamo ricordarcelo spesso, per fare il Teatro, come le più belle cose, bisogna essere almeno in due.

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“(…) è stato penetrante! Lì, in quella sala di SpazioTeatro, proprio accanto al Liceo che ho frequentato, dove lo spettatore è dentro il palco e separato da esso allo stesso tempo, dove le vibrazioni dei suoni ti arrivano dal semplice “stare”, dal contatto con il mobilio e dalla propagazione nell’aria che investe il tuo corpo.
Vibrante, intenso, un viaggio nell’Universo infinitamente piccolo ed infinitamente grande. Concetti fisici e filosofici che si intersecano, si scontrano, si rimbalzano, si mescolano proiettandoti dentro e poi fuori…
La nascita, la morte, la proprio percettività, la trasformazione, il pregiudizio, la scoperta, il limite, il confine…
Ero lì seduta, lasciandomi trasportare nel buio in connessioni profonde, dalla prima cellula da cui genera la vita, al bisogno dell’altro per delimitarsi. Pulsioni primordiali, sentimenti vividi, confusi, in cerca di una forma…
E poi…oh quanti pensieri liberati, vaganti in questo spazio cerebrale che cercano e riconoscono eventi da definire (…)”
Enza, dopo la replica del 28 aprile 2024 a SpazioTeatro (RC)

 

“Le esperienze difficilmente si raccontano. Ma si possono vivere. Portate gli occhi e un guscio contenitore delle cose di dentro. Che sono anche le cose del fuori. Potreste incontrare altri occhi e commuovervi.
Grazie Anna Calarco. Grazie.”
Patrizia, dopo la replica del 26 aprile 2024 a SpazioTeatro (RC)

 

“Ho gradito tantissimo lo spettacolo. L’ho seguito molto bene, un bellissimo monologo. Avevo provato ad ascoltare l’audiolibro delle Cosmicomiche ma non ero riuscita ad apprezzarlo, invece attraverso quest’opera l’ho gradito moltissimo. Veramente bello!”
Anna, dopo la replica del 27 aprile 2024 a SpazioTeatro (RC)

 

“ho passato probabilmente il miglior momento da un po’ di tempo a questa parte, (…) soprattutto sprofondando nel tuo monologo finale. È stato per me un momento di rara intensità ed immersione, come non ne vivevo da tanto. Sono stata davvero felice di essere riuscita a trascinarmi fuori casa e spiaggiarmi su una poltrona a godermi uno spettacolo onirico, visionario, ammaliante. Ho impiegato giorni a metabolizzarlo, a venire fuori dai suoni, dalle immagini ipnotiche che si ripetevano sullo sfondo, dalla lettura che metteva insieme tutto e lo moltiplicava, lo esaltava e lo trasformava in un plasltico tridimensionale in cui tutto era visibile e da scoprire allo stesso tempo. Questo per dirti grazie dell’esperienza che mi hai permesso di fare di entrare nella letteratura attraverso una porticina di Alice nella quale inciampi per caso ed era esattamente l’unica cosa che cercavi che potesse assomigliare, se non alla salvezza (fuori dalla nostra portata), quantomeno a un punto ristoro dove ricaricarsi di vite e di energie. Ti ringrazio davvero tanto per quello che hai messo sul palcoscenico, che non è solo Calvino, non è solo la fantasia, non è solo la sottile ironia, ma la possibilità di aprire un varco metafisico nella materia densa del cosmo e guardarci dentro con stupore e meraviglia (…)”
Romina, dopo il primo studio presentato a novembre 2023 al Teatro Zanotti Bianco (RC)

 

“Grazie. Mi hai staccato da Terra.”
Antonino, dopo la replica del 27 Aprile 2024 a SpazioTeatro (RC)